“Giovani agricoltori verso la nuova PAC: il futuro del settore agroalimentare dopo il 2020”: è il titolo del convegno in programma a Todi, lunedì 21 maggio, presso l’Istituto Agrario di Todi. Al centro del dibattito le misure della Politica agricola comunitaria per il periodo 2021-2027, le cui proposte sono state adottate nelle scorse settimane a Bruxelles, con il nuovo piano finanziario pluriannuale dell’UE che prevede una riduzione del finanziamento della PAC del 5% e della politica di coesione del 7%. Il Commissario all’agricoltura ha parlato di 17 miliardi di euro di economie nel bilancio della PAC post-2020, citando anche una riduzione del 3,9 % sui pagamenti diretti e di uno sbarramento agli aiuti per le aziende posizionato a 60.000 euro. Se le indiscrezioni saranno confermate, la PAC rimarrebbe basata su due pilastri: pagamenti diretti agli agricoltori e finanziamento dello sviluppo rurale.
Delle prospettive che si aprono, in particolare per i giovani agricoltori, parleranno esperti quali Francesca Cionco, del Segretariato della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, Raffaele Borriello, direttore generale di Ismea, Serena Tarngioli, Rete Rurale Nazionale, Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia e Gaya Ducceschi, European Network for Rural Development. Interverranno inoltre il presidente nazionale dell’Ordine degli Agronomi, Andrea Sisti, e quello del Collegio dei Periti Agrari Mario Braga. Altri contributi verranno portati dai presidenti regionali delle organizzazioni di categoria quali Coldiretti, Confagricoltura e CIA, Albano Agabiti, Fabio Rossi e Matteo Bartolini. Presente anche la presidente della Regione Catiuscia Marini.
Le proposte per una PAC riformata creano notevoli aspettative in un comparto, quello primario, che assume in Umbria un rilievo importante sotto il profilo economico ed occupazionale, proposte che avranno peraltro una ricaduta diretta sulla struttura demografica degli imprenditori impegnati. Da qui il particolare focus del convegno sulle misure rivolte ai giovani, visto che sui 10,8 milioni di imprenditori agricoli nell’UE, solo il 5,9% dei responsabili hanno meno di 35 anni, mentre più della metà dei titolari ha più di 55 anni.
L’iniziativa ospitata all’Istituto Agrario di Todi è un’anteprima nazionale per la PAC post 2020, tanto è vero che il convegno viene promosso in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale, il CREA e il Ministero dell’agricoltura, con l’Ordine degli agronomi e il Collegio dei periti agrari che riconosceranno ai partecipanti i crediti validi ai fini dell’aggiornamento professionale. Un motivo di orgoglio per l’antica scuola di agricoltura tuderte, tanto più che un ruolo centrale nel programma è assegnato a Francesca Cionco, ex allieva del “Ciuffelli”, ormai da molti anni a Bruxelles alla rappresentanza italiana per l’agricoltura.